Valentina Reda
Docente di Lineamenti di Scienza Politica, Università Orientale. Collaboratrice in analisi dell'opinione pubblica, Federico II, Napoli
Napoletana, 36 anni, laureata a Napoli in Sociologia e dottore di ricerca in Scienza Politica presso l’Istituto di Scienze Umane
di Firenze.
Svolge la sua attività di ricerca presso il dipartimento di Scienze Sociali di Napoli e insegna Lineamenti di Scienza
Politica presso l’Università Orientale.
Attualmente lavora presso ‘Federica WebLearning’, progetto di punta in Italia nella sfida
dell’online learning, con sede alla Federico II di Napoli.
Tra le sue pubblicazioni: I sondaggi dei presidenti, Bocconi, 2011; I
sondaggi nel ciclone dell’informazione, in «ComPol», 1/2014; Campania: Con o senza partito, in Tripolarismo e Destrutturazione,
Le elezioni regionali del 2015, appena uscito per l’Istituto Cattaneo e, per gli interessati, scaricabile gratuitamente sul
sito dell’Istituto.
Alla Digital Democracy Conference parlerò di:
Perché i sondaggi sbagliano
Negli ultimi anni il dibattito legato all’utilizzo dei sondaggi, alle potenzialità e alle sfide legate all’ascolto dell’opinione pubblica si è limitato agli spesso insoddisfacenti risultati ottenuti dalle rilevazioni delle intenzioni di voto e dagli exit polls. Di fatto si è trasformato un utile strumento di conoscenza in un opinabile strumento di comunicazione. La diffusione di pseudosondaggi e altre rilevazioni online ha contribuito ad accrescere la confusione. L’obiettivo dell’intervento è dunque mettere ordine in alcuni concetti fondamentali, al fine di fornire strumenti per la corretta comprensione dei dati prodotti tramite sondaggio. In particolare ci si sofferma su cosa è un sondaggio e cosa non lo è e su quali sono i principali motivi per cui gli istituti sono andati incontro a frequenti fallimenti nelle previsioni elettorali.